Brilli la luce dalla tenebra!

Veglia di preghiera e adorazione
in preparazione al Santo Natale

Canto d'ingresso

Venite Fedeli

Venite, fedeli, l’angelo ci invita,
venite, venite a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite, adoriamo; venite, adoriamo;
venite, adoriamo il Signore Gesù!

La luce del mondo brilla in una grotta:
la fede ci guida a Betlemme.

Il Figlio di Dio, Re dell’universo,
si è fatto bambino a Betlemme.

“Sia gloria nei cieli, pace sulla terra”
un angelo annuncia a Betlemme.

Prima che il canto sia terminato, chi presiede, con una lampada accesa, fa il suo ingresso. Giunto al presbiterio, depone la lampada ai piedi dell’altare, fa l’inchino, bacia l’altare e prende posto alla sede.

Lett.: La notte. Come nero velluto s’adagia sul mondo, lo veste, lo ammanta, lo incupisce e nasconde. Quanto si cela in una notte! Nasconde volti, cuori e intenzioni. Quante storie si intrecciano, fatti e misfatti. Di notte si nasce o si muore; si vaga in cerca di consolazione; si piange di nascosto; si acuisce il dolore, di notte. Strana metafora della vita è la notte! Quanto conserva, quanto nasconde, ma anche quanto svela a chi, nella notte del cuore, nella notte della propria vita, cerca un senso alle domande che abitano l’essere e, spinto come da antichi moti, scruta e non si ferma, perché al di là di essa, al di là della notte che attanaglia il cuore, non vi è solo tenebra e il giorno è più vero.

Cel.: O Dio vieni a salvarci
Ass..: Signore vieni presto in nostro aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen

Cel: La notte è ormai avanzata il giorno si è fatto vicino
noi attendiamo la beata speranza e la tua manifestazione gloriosa.
Ass..: Se tu strappassi i cieli e scendessi
la terra esulterebbe davanti a te;
la sposa è ormai pronta
ti attende con la lampada accesa.

Cel: È tempo ormai di svegliarci dal sonno perché il regno di Dio è vicino;
il Signore sta alla porta e bussa ascoltiamo la sua voce e apriamogli.
Ass..:  Sì, la tua venuta è vicina Sposo dolcissimo;
sempre atteso Giudice misericordioso
sempre temuto Sole senza tramonto
sempre invocato.

Tutti: Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!».
Colui che ascolta dica:
«Vieni!» vieni presto, stella radiosa del mattino
Marana tha! Vieni, Signore Gesù! Amen.

Seduti

Salmo 27

A cori alterni

Il Signore è mia luce e mia salvezza, *
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita, *
di chi avrò terrore?

Quando mi assalgono i malvagi *
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici, *
a inciampare e cadere.

Se contro di me si accampa un esercito, *
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia, *
anche allora ho fiducia.

Una cosa ho chiesto al Signore, *
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore *
tutti i giorni della mia vita,

per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.

Egli mi offre un luogo di rifugio *
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, *
mi solleva sulla rupe.

E ora rialzo la testa *
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici d’esultanza, *
inni di gioia canterò al Signore.

Ascolta, Signore, la mia voce. *
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; *
il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto, *
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, *
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, *
ma il Signore mi ha raccolto.

Mostrami, Signore, la tua via, †
guidami sul retto cammino, *
a causa dei miei nemici.

Non espormi alla brama dei miei avversari; †
contro di me sono insorti falsi testimoni *
che spirano violenza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore *
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, *
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

In piedi

Orazione

Cel.: Il Dio che disse: Brilli la luce dalla tenebra! brilli, ora, nei nostri cuori per farvi risplendere la conoscenza della gloria di Dio che rifulge sul volto di Cristo. Dio illumini gli occhi del nostro cuore perché comprendiamo quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità tra i santi. Al Re dei re e Signore dei signori che abita una luce inaccessibile, che nessuno ha mai visto né può vedere, gloria e potenza per sempre.
Ass.: Amen.

Seduti

Canone

Questa Notte

Questa notte non è più notte davanti a tè,
il buio come luce risplende

Lett.: Notte del cielo d’oriente, popolata da miriadi di stelle; le stesse contemplate d’Abramo, le stesse depositarie di mille promesse. Un’inaspettata luce; una strana luce che nuova abita il cielo. Lo solca. È lì, dove prima non c’era. Da dove giunge? Dove va? Cosa indica? Chi visita? Quale segno evoca, quale triste o fausto presagio reca? Morte di popoli o nascita di sovrani? Uomini d’oriente seppero leggere quel cielo. Quella luce nuova, forse mai vista e per questo carica di misteriose domande. Perché? Cosa vorrà significare? Mossi da voce interiore, spinti da chissà quale forza, dissero a sé: Andiamo! Seguiamo la luminosa guida! Vediamo a chi vuol portare! E lungo la strada, interrogarono e ascoltarono, da soli non ce l’avrebbero fatta. E noi neanche. Scrutarono storie e cuori. E quella domanda: «Dov’è colui che è nato?» (Mt 2,2) aiutò loro e svegliò dal torpore e dall’indifferenza la gente di Gerusalemme. E lì, a Gerusalemme, beneficiarono della profezia: “E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando partorirà colei che deve partorire”. (Michea 5,1-2).

Breve silenzio

In piedi

Canto

Ogni mia parola

Come la pioggia e la neve
scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra.

Così ogni mia parola
non ritornerà a me
senza operare quanto desidero,
senza aver compiuto
ciò per cui l'avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.

Durante il canto viene portata all’ambone una lampada accesa e il Lezionario. Terminato il canto un lettore si reca all’ambone per proclamare la Parola. Tutti siedono.

Dal libro del profeta Isaia (60, 1-10.14b-16b.17c-20)

Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
Tutte le greggi di Kedar si raduneranno presso di te,
i montoni di Nebaiòt saranno al tuo servizio,
saliranno come offerta gradita sul mio altare;
renderò splendido il tempio della mia gloria.
Chi sono quelle che volano come nubi
e come colombe verso le loro colombaie?
Sono le isole che sperano in me,
le navi di Tarsis sono in prima fila,
per portare i tuoi figli da lontano,
con argento e oro,
per il nome del Signore, tuo Dio,
per il Santo d’Israele, che ti onora.
Stranieri ricostruiranno le tue mura,
i loro re saranno al tuo servizio,
perché nella mia ira ti ho colpito,
ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.
Ti chiameranno “Città del Signore”,
“Sion del Santo d’Israele”.
Dopo essere stata derelitta,
odiata, senza che alcuno passasse da te,
io farò di te l’orgoglio dei secoli,
la gioia di tutte le generazioni.
Tu succhierai il latte delle genti,
succhierai le ricchezze dei re.
Saprai che io sono il Signore, il tuo salvatore
e il tuo redentore, il Potente di Giacobbe.
Costituirò tuo sovrano la pace,
tuo governatore la giustizia.
Non si sentirà più parlare di prepotenza nella tua terra,
di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini.
Tu chiamerai salvezza le tue mura
e gloria le tue porte.
Il sole non sarà più la tua luce di giorno,
né ti illuminerà più
lo splendore della luna.
Ma il Signore sarà per te luce eterna,
il tuo Dio sarà il tuo splendore.
Il tuo sole non tramonterà più
né la tua luna si dileguerà,
perché il Signore sarà per te luce eterna;
saranno finiti i giorni del tuo lutto.
Parola di Dio.

In piedi

Orazione

Cel.: Dio della luce guidando con una stella i magi a Betlemme hai rivelato tuo Figlio alle genti: dirigi i nostri passi con la tua parola lampada che brilla in luogo oscuro finché non spunti il Giorno e si levi nei cuori l’astro del mattino Gesù Cristo, nostro unico Signore.
Ass.: Amen.

Seduti

Lett.: Non una prestigiosa città di sovrani, e non una sontuosa dimora splendente di marmi e d’ebano. La meta del cammino è un’umile cittadina: Betlemme. I Magi, come i pastori, non furono accolti da folle festanti o da ossequiosi cortigiani, nessun soldato ad attenderli per scortarli al cospetto di un re, nulla di ciò che costella la vita dei potenti si presentò a loro. Forse di notte, o forse di giorno, solo i volti e i cuori della gente incontrata li condusse all’incontro con Colui che è il senso del loro cammino. E il bagliore della stella. E le Scritture interrogate. Poi il silenzio di una sorpresa; una Luce nuova di un inaspettato candore; l’innocenza in persona si presentò ai loro occhi, colmi di commozione: un bambino e una madre, un uomo custode con paterno amore, le fasce, le lacrime, e un umile dimora di dignitosa povertà. Venite adoriamo l’umile nato, uniamoci in coro alla gioia celeste. Venite adoriamo Gesù nato a Betlemme, l’Atteso da sempre.

Breve silenzio

In piedi

Esposizione del SS. Sacramento

Canto:

Sono qui a lodarti

Luce del mondo,
nel buio del cuore
vieni ed illuminami.
Tu mia sola speranza di vita
resta per sempre con me

Sono qui a lodarti,
qui per adorarti

qui per dirti che
Tu sei il mio Dio.

Solo Tu sei santo,
sei meraviglioso

degno e glorioso
sei per me.

Re della storia
e Re nella gloria
sei sceso in terra fra noi,
con umiltà il Tuo trono
hai lasciato
per dimostrarci il Tuo amor.

Sono qui a lodarti,
qui per adorarti

qui per dirti che
Tu sei il mio Dio.

Solo Tu sei santo,
sei meraviglioso

degno e glorioso
sei per me.

Io mai saprò quanto ti costò
Lì sulla croce morir per me (x 4)

Preghiera

Cel.: I magi vennero a Betlemme per cercarti
Tutti: noi veniamo a te per lodarti.

Cel.: La stella guidò i magi alla grotta
Tutti: noi desideriamo essere guidati dalla tua luce.

Cel.: I magi trovarono il Messia e sua Madre
Tutti: noi vogliamo trovarti in mezzo ai nostri fratelli.

Cel.: I magi si inchinarono e ti adorarono,
Tutti: noi riconosciamo la tua volontà su di noi.

Cel.: I magi ti offrirono i loro doni,
Tutti: noi ti offriamo le nostre vite.

Cel.: I magi si rallegrarono per il sorgere della stella,
Tutti: noi esultiamo e cantiamo per la tua nascita.

Silenzio e adorazione

Dall’Ufficio della Passione, salmo XV (Salmo per il Natale)

Esultate in Dio, nostro alleato;
dite la vostra gioia al Signore,
Dio vivo e vero,
in canto di esultanza.

Poiché il Signore è grande, è terribile:
è Re potente su tutta la terra.

Poiché il Padre che è nei cieli,
nostro Re dall'eternità,
ha mandato dall'alto il diletto Figlio suo:
che nacque dalla beata Vergine Maria.

Egli mi invocherà: "Il Padre mio sei tu".
Ed io esalterò il mio Primogenito
sopra tutti i re della terra.

In quel giorno Dio
ha fatto scendere la sua misericordia,
durante la notte si è udito il suo cantico.

Questo è un giorno che ha fatto il Signore:
esultiamo e rallegriamoci in esso.
Perché il santissimo bambino che amiamo
ci è stato dato, e per noi è nato,
lungo la via e deposto in una mangiatoia,
perché non c'era posto in albergo.

Gloria a Dio nel vertice dei cieli;
pace in terra agli uomini di buona volontà.
Si allietino i cieli, esulti la terra,
si commuova la distesa immensa dei mari:
godano i campi e quanto in essi vive.

Cantategli un inno mai prima udito;
canti al Signore tutta la terra.
Perché grande è il Signore,
e degno di ogni lode:
terribile più che ogni altro dio.
Date gloria e onore al Signore,
o patrie di tutte le genti:
date gloria al nome del Signore.

Offritegli le vostre vite
e portate la sua santa croce:
e adempite fino in fondo i suoi santi comandamenti.

Orazione

Cel.: Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, ci doni lo spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui. Possa egli guidare i nostri passi verso Betlemme, possa aprire i nostri occhi e soprattutto i nostri cuori, per riconoscere e seguire la cometa con la quale ci ha donato guida e speranza e con la quale, ha chiamato i pastori invitandoli a incamminarsi per raggiungere la mangiatoia dell’amore, la grotta della misericordia di Dio.
Ass.: Amen.

Benedizione

Canto

Salve Dolce Vergine

Salve dolce Vergine
Salve dolce Madre
In Te esulta tutta la terra
E gli cori degli angeli

Tempio santo del Signore
Gloria delle vergini
Tu giardino del Paradiso
Soavissimo fiore

Tu sei trono altissimo
Tu altar purissimo
In te esulta, o piena di grazia
Tutta la creazione

Paradiso mistico
Fonte sigillata
Il Signore in Te germoglia
L'albero della vita

O Sovrana semplice
O Potente umile
Apri a noi le porte del cielo
Dona a noi la luce

Contatti

Via Ada Negri, 2
27100 - Pavia
Tel. +39 0382 26002
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SS. Messe feriali: 8.15; 18.30
SS. Messe festive: 11.30; 18.30
Confessioni: tutti i giorni (tranne il venerdì pomeriggio) dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00