La spada che è la Parola di Dio

fr. Maggiorino

“Prendete la spada dello Spirito, che è la parola di Dio”

Tra tutte le parti dell’armatura di Dio, l’unico elemento offensivo è la spada (machaira) che viene data dallo Spirito e che è la Parola (rhêma) di Dio. Se fino ad ora Paolo ha descritto le parti di un’armatura di un soldato romano, la spada di cui parla in Ef 6 non è il tipico gladius romano ma più simile al coltello tagliente e appuntito che veniva usato per sacrificare gli animali.

 Interessante è anche il sostantivo che traduciamo con parola, non indica una parola generica ma un suono pronunciato da una voce con un significato definito, una parola precisa. Quindi, si capisce che la spada menzionata è una parola precisa, specifica, adatta a me in quella situazione.

Se questo invito a guerreggiare ci sembra in contraddizione con le parole di Gesù  - soprattutto ora che si parla non solo di difesa ma di attacco e se ricordiamo per esempio l’espressione di Gesù a Pietro nell’orto del Getzemani «riponi la tua spada nel fodero» - dobbiamo però insistere nel tenere presente quanto ci ha detto Paolo prima di descrivere l’armatura. La nostra battaglia non è contro creature di carne e di sangue, ossia contro altri uomini, ma contro il Maligno.

In quasi tutte le culture, la spada è simbolo di ideali cavallereschi, quindi di difesa del debole, di giustizia. Ma vi è un'altra immagine associata alla spada che, in quanto arma tagliente, recide. Recidere ha lo stesso etimo di decidere ossia un’attività propria della ragione, la quale funziona proprio per decidere, organizzare, ordinare, suddividere. Quindi, l’arma della spada, porta con sé sia una forte idea di violenza, sia un'immagine più costruttiva di difesa e di ordine.

Un testo che aiuta a chiarire la capacità della parola di Dio di penetrare e dividere il bene dal male è quello della lettera agli Ebrei: «La parola di Dio è viva ed efficace, e più tagliente di una spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito...» (Eb 4,12).

Siamo di fronte a questa grande capacità della Parola di Dio di penetrare e dividere, creare morte per creare vita, uccidere qualcosa per liberare.

Per capire come agisce la parola di Dio. Abbiamo visto come ci attacca il nemico, con dei dardi infuocati che dobbiamo respingere con lo scudo della fede. I dardi sono le tentazioni e sono infuocati perché hanno la proprietà di fare ardere le nostre cose rovinandole. Le tentazioni pericolose non sono certo quelle palesi (o non dovrebbero esserlo) essendo facilmente riconoscibili. Le tentazioni insidiose sono appunto quelle nascoste che possono infiammare, intossicare la nostra vita, la nostra intelligenza, le nostre relazioni. Si pensi a quanto sono state e sono importanti le parole nella nostra vita: fin da piccoli, una parola che ci è stata detta, o che non ci è stata detta, può aver segnato la nostra vita. Una parola fuori luogo o un silenzio inopportuno può pregiudicare un rapporto di amicizia o familiare.

Oggi, in una società come la nostra apparentemente comunicativa ma in realtà più che mai caotica, sentiamo il bisogno di riferimenti per dare ordine. I riferimenti sono sempre, in un modo o nell’altro, delle parole che speriamo possano creare quell’ordine desiderato intimamente. Se le parole sono sbagliate allora ci portano a leggere la nostra realtà come senza soluzioni, vediamo il male, ci scoraggiamo. La parola di Dio ha la proprietà di riportarci nella visione esatta, ci ricolloca sotto la luce di Dio. La spada che è la parola di Dio ha il potere di uccidere le menzogne che abitano il nostro cuore, grazie ad una parola specifica che riceviamo dallo Spirito Santo.

Quella parola probabilmente l’abbiamo già ricevuta, dobbiamo ricordarla. È una parola che ci parla di bellezza. C’è una parola di Cristo che genera in noi la fede.

Qual è quella parola che udita ci ha fatti sentire nuovi? Quella dobbiamo ricordare. Potrebbe essere simile a quella parola che ricevette Santa Angela da Foligno e che cambiò tutta la sua vita: “Io, non ti ho amato per scherzo!”.

Contatti

Via Ada Negri, 2
27100 - Pavia
Tel. +39 0382 26002
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..it

Seguici

Orari

SS. Messe feriali: 8.15; 18.30
SS. Messe festive: 11.30; 18.30
Confessioni: tutti i giorni (tranne il venerdì pomeriggio) dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00