Sono in molti anche quest'anno. La bocca della morte è insaziabile. Tante volte sembrano i migliori a lasciarci per tornare nel grembo della terra: i più giovani, i più belli,..i più generosi. E' un olocausto: l'estate, tempo di "follia" e di divertimento a tutti i costi, diventa per coloro che restano pianto e sconforto per amici o cari scomparsi, quando la vita per loro non era ancora completamente sbocciata. Ci soccorra Signore la fede in Te, nella potenza della tua resurrezione e nella vittoria della tra croce sul Regno delle tenebre senza fine. Ci assista lo Spirito della pace e della condivisione, perché nessuno soffra solo, e possa rinascere in ogni cuore la speranza che sa vedere la luce al di là della morte. Non è solo questo, grazie a Dio, l'estate ormai terminata: ma il pensiero torna lì, all'ultimo sorriso, all'ultimo sguardo o saluto dato all'amico prima del suo ritorno a casa, alla casa del Padre, la casa di tutti. Una manovra azzardata, un sorpasso…maledetta fretta di arrivare prima per godere di più, per stare di più insieme e poi... il buio, il pianto. Signore, perché? Perché Tu che sei l'Amore permetti la sofferenza, il dolore, la morte? Ma ancor di più, perché Signore Tu stesso sei morto? Scandalosamente appeso ad un legno, percosso e deriso: Tu che sei il signore della vita sei morto!
Signore aiutaci a credere: Tu non sei morto, ma vivi sempre e con Te vivono per sempre i nostri cari, i nostri fratelli che la strada, il mare, la montagna hanno divorato. Anche quest'anno qualcuno ha pagato, martirizzato da un destino crudele e duro da accogliere perfino per chi si ritrova ad avere il dono della fede. Signore, accoglili tutti nel tuo Regno di luce.
