di fra Pasquale
Mio caro vecchio monaco ritorno volentieri a cercarti, l'ultima volta, non era stato così, ero un po' stanco, sfiduciato carico del mio peccato e temevo di non riuscire a sostenere la bellezza del tuo sguardo.
Come sei bello, mio buon vecchio, i giorni passano veloci e mano a mano ti avvicini alla meta, al grande incontro con Lui, come mi dici sempre tu, ti fai sempre più bello. Mi pare strano, ho sempre pensato che la bellezza non potesse sposarsi con un "vecchio", ma devo ricredermi. I tuoi occhi mi fissano ed è come se mi vedessi per la prima volta, sei sempre capace di stupirti, per te ogni incontro è un dono e prima di chiedere tu offri quello che sei. Ti prego, parlami di te, COSA C'E' dietro quella tua incrollabile fiducia, quella tua serenità così coinvolgente?
Mi stupisci perché non senti il tempo che scorre veloce, anzi sembra che tu ti affretti sempre di più, sei così "dentro" il presente eppure niente ti trattiene e il tuo sguardo è sempre al di là. Il vecchio e lì di fronte, più bello che mai, non è arrossito per quello che ho detto, ma si è fatto ancor più benevolo e sorridente. "Mio piccolo grande fratello", mi dice con tenerezza, "non ci sono COSE come tu mi chiedi: nessuna COSA né denaro, né potere, né gloria, potrebbe acquistare la speranza e la fiducia che mi sono state regalate.
Ma solo un incontro, e uno solo e non altri, lo può fare. Avresti allora dovuto chiedermi CHI C'E' dietro questa tua speranza e allora ti avrei risposto: una persona... Gesù. Con Gesù, pur essendo spesso in difficoltà, non bo paura di nulla e, nonostante tutto, questa speranza mi rende felice e fiducioso nella GRANDE ATTESA". "E' per questo che ogni giorno diventi più bello", gli chiedo con innocenza. E lui "certamente, il futuro è già nel presente e già da adesso godo della sua presenza". Devo essere sincero, non è un pazzo, oppure uno fuori di testa, perché è proprio così.
(Che abbia davvero incontrato Gesù?)
