di fra Pasquale
Sono nato perché mio padre e mia madre si sono amati, forse non aspettavano nemmeno che venissi in quel momento nonostante mi desiderassero. Mio padre, mia madre, nemmeno lo sono all'origine di me, ma c'è Dio che non sono io ma è un TU e cioè un Altro diverso da me e dal miei genitori.
Ho imparato a camminare perché mia nonna con tanta pazienza e dedizione me lo ha insegnato. Ho imparato a parlare perché mia madre per ore mi stava di fronte come fosse uno specchio muovendo le labbra. Ho imparato a scrivere e a contare perché una maestra, non più tanto giovane, per alcuni anni si è chinata sul mio piccolo banco guidando la mia mano incerta.
Ho potuto continuare gli studi perché mio padre e i miei fratelli mi sostenevano col lavoro delle loro mani. Ho imparato a pensare e a scegliere perché tanti uomini e donne non hanno temuto di perdere tempo nel condividere parte della loro vita con me.
Se non ci fossi tu, io non sarei mai nato, non avrei mai camminato, mai parlato, mai pensato: in poche parole io sono perché tu sei. Noi siamo perché qualcuno che è al di fuori di noi, è venuto a dircelo: Questi è nato come noi pur essendo diverso da noi, ha camminato, ha mangiato, ha parlato, è perfino morto come noi ma non è noi. Lui è l'unico diverso da noi, noi tutti siamo uguali di fronte a Lui. Questi è Gesù di Nazareth: è il Signore della vita e della morte, l'unica via di salvezza per coloro che professano di essere cristiani. La vita, l'amore, non nascono da me, ma sono dentro di me perché qualcuno le ha seminate. Non è l'uomo che si innalza a Dio, è Dio in Cristo che viene incontro all'uomo.
