Il Triduo Pasquale

Si avvicina la Pasqua e decido di vivere il Triduo Pasquale nella mia amatissima chiesa di Santa Maria Incoronata di Canepanova.
Ero lì la mattina per l'Ufficio delle letture e delle Lodi.
Ero lì il Giovedì Santo e il Venerdì Santo. Ero lì il Sabato Santo e la domenica di Pasqua.
Ero lì con gli occhi e il cuore puntati su Gesù Eucaristia e Gesù Crocifisso.
Mi sembrava di vederlo al Cenacolo amareggiato per il tradimento di Giuda, che era uno dei suoi, e per il rinnegamento di Pietro, che tanto Io amava. Lo vedevo, consapevole della sua sorte, continuare ad amare e ad essere obbediente al Padre. Lo vedevo offrire il suo corpo e il suo sangue per noi, per non lasciarci MAI soli.
Lo vedevo piegato a lavare con dolcezza i piedi dei discepoli... un gesto di umiltà inimmaginabile. Lo vedevo nell orto degli ulivi... nell angoscia e nella solitudine. Lo vedevo sulla croce, sofferente, umilato e deriso. Vedevo le donne ai piedi delle croce, impotenti e fedeli fino alla fine al loro Gesù. E mentre assistevo a tutti questi momenti liturgici sentivo una sensazione che non avevo mai provato e che non so spiegare, simile a un peso sul cuore.
Il Sabato Santo di mattina sono andata in chiesa e ho trovato a terra davanti all'altare Gesù Crocifisso, così come lo avevo lasciato la sera precedente. Mi sono inginocchiata e seduta al solito posto e lo guardavo. Le lacrime hanno cominciato a scendere senza il mio volere e non ero in grado di smettere. Il mio cuore batteva più forte del solito. Mi sono allontanata dal  Crocifisso perché non volevo disturbare la preghiera e perché pensavo che non avendolo davanti avrei smesso di piangere. Non è stato così. Anche senza vederlo non riuscivo a pensare ad altro che a Cristo Crocifisso. E così fino a circa le 18:00.
In un primo momento ho avuto paura e non ho accettato il mio stato animo.  Io non volevo piangere, Io sapevo benissimo che Gesù è risorto, è Vivo... eppure piangevo. Gesù mi aveva sempre dato pace, forza e gioia. E ora?
Ho cominciato a pensare al perché mi stava succedendo di vivere così il Sabato Santo. Poi,grazie al sostegno e all'alffetto di alcune persone della fraternità, ho capito che non dovevo pormi nessuna domanda e che non avevo bisogno di spiegazioni.
Di sera ho partecipato alla Veglia Pasquale che, come tutti gli altri momenti del triduo, è stata un grande dono del Signore...non piangevo più ma il mio cuore continuava a battere forte e ha smesso di farlo la domenica durante la messa delle 17:00.
Sono tornata fisicamente come prima ma dentro di me qualcosa è cambiato.
Il regalo più grande di Dio per l'uomo è stato suo figlio Gesù.
La sua vita, passione, morte e resurrezione sono un mistero non del tutto comprensibile alla mente umana... sono un mistero da vivere con il cuore, abbracciati a Gesù Crocifisso e abbandonati al Padre.
Daniela

Contatti

Via Ada Negri, 2
27100 - Pavia
Tel. +39 0382 26002
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..it

Seguici

Orari

SS. Messe feriali: 8.15; 18.30
SS. Messe festive: 11.30; 18.30
Confessioni: tutti i giorni (tranne il venerdì pomeriggio) dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00