Icona dell'Ascensione del Signore

Balza subito agli occhi come l’icona risulti divisa in due parti ben distinte. La prima, quella celeste, in cui campeggia la figura del Cristo glorioso; la seconda, quella terrestre, molto popolata.
Al centro della parte superiore troviamo la rappresentazione di Cristo non tanto in atto di salire verso il cielo, quanto piuttosto in quello di venire, come a voler mostrare la realizzazione della promessa degli angeli agli apostoli: “…questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo” At 1,11. È per questo che l’icona dell’Ascensione del Signore al cielo è anche l’icona del suo ritorno nella gloria alla fine dei tempi.
La metà inferiore dell’icona è marcata da un ammasso di rocce aride che costituiscono lo sfondo a tutti i personaggi. Il Signore prima della sua salita al cielo aveva detto agli apostoli: “… a me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Mt 28,18-20. Ecco allora che dal blocco roccioso si elevano quattro cespugli, quattro arboscelli verdi e rigogliosi: rappresentano i quattro angoli della terra assetata che risponde all’annunzio della buona novella degli apostoli.
In asse con il Cristo troviamo la figura della Vergine. “tutti erano assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e Maria, la madre di Gesù” At 1,14. La Vergine viveva sempre insieme ad essi. Ecco perché anche se le fonti non parlano della sua presenza sul Monte degli Ulivi, la tradizione della Chiesa, che si riflette nell’iconografia, l’ha posta al centro della rappresentazione. Maria rappresenta misticamente la Chiesa, la nuova Eva.
Gli apostoli sono divisi in due gruppi di sei: in primo piano a sinistra sta Pietro, mentre a destra sta Paolo. La sua presenza si spiega con il fatto che l’icona raffigura non semplicemente il fatto storico dell’Ascensione, ma ne amplia il significato. Nell’ icona viene raffigurata tutta la Chiesa che è in attesa vigile e operosa del ritorno ultimo del Signore. Gli apostoli volgono i loro sguardi alcuni verso il cielo, altri invece sembrano dar retta ai due angeli che ripetono “Tornerà un giorno allo stesso modo in cui lo avete visto andare in cielo”.
Gesù che sale al cielo, lasciando sulla terra i suoi discepoli sembra contraddire la promessa fatta. “Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. Eppure il Signore Gesù mantiene sempre le sue promesse…e se osserviamo il profilo di Pietro e quello di Paolo con lo sfondo bianco delle vesti degli angeli possiamo scorgere un calice, sopra il calice c’è il Signore Gesù, è il Calice eucaristico: il Signore veramente è con noi tutti i giorni nell’Eucaristia. Al centro del calice si staglia la figura di Maria: è la Chiesa che con la celebrazione dell’Eucaristia rende possibile la presenza del Signore Gesù Cristo.

Romano il Melode ha immaginato che gli Apostoli pieni di gioia mentre discendevano dal Monte degli Ulivi abbiano voluto rivolgere un’ultima preghiera al loro Maestro, dicendo:

O tu che sei senza peccato,
donaci la tua pace e, tramite noialtri,
donala al mondo che è tuo,
per le preghiere di colei che ti ha generato.
Il nemico non guarda con favore il bene
che deve essere da noi compiuto.
Tienilo lontano, o tu che hai promesso:
“da voi non mi separerò;
io sono con voi,
nessuno prevarrà contro di voi”.

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