Icona della Pentecoste

Atti degli Apostoli 1,12-14; 2,1-5

12 Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato.  13 Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.  14 Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. 1  Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.  2 Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano.  3 Apparvero loro lingue come di
fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro,  4 e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. 5 Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo.  6 A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.


Il modo di raffigurare l’evento della Pentecoste, riportato negli Atti degli Apostoli è rimasto sostanzialmente invariato. La differenza più importante è la presenza o meno della Madre di Dio al centro del gruppo degli Apostoli. Abbiamo così due tipologie di rappresentare l’evento narrato nel libro degli Atti degli Apostoli. Una tipologia vuole la rappresentazione dei dodici e lascia un posto vuoto al centro, che vuole simboleggiare il trono preparato per la seconda venuta del Signore. Una seconda tipologia vede la presenza di Maria nello spazio centrale, circondata dagli Apostoli mentre scende lo Spirito Santo. Le ragioni della presenza o assenza di Maria sono molteplici e tutte valide. Nell’iconografia non viene raffigurato semplicemente il fatto storico come se si trattasse di un’istantanea, ma il significato viene ampliato e va oltre la semplice descrizione di quanto è avvenuto. Se Maria non è presente è perché si vuole sottolineare che Maria non aveva bisogno di ricevere lo Spirito Santo in quanto già ricevuto al momento dell’Annunciazione. Se Maria è presente nell’Icona è perché si vuole sottolineare come l’icona è una rappresentazione della Chiesa e nell’iconografia Maria è sempre figura della Chiesa. L’icona della Pentecoste è allora una rappresentazione della Chiesa tutta, infatti se osserviamo i Dodici notiamo che sono presenti anche Paolo, e gli evangelisti Luca e Marco che ovviamente non erano presenti quel giorno di Pentecoste in quel luogo.


 PERSONAGGI E PARTICOLARI

Lo Spirito Santo, gli edifici

In alto al centro dell’icona, da un arco di cerchio, che simboleggia Dio, si dipartono dodici raggi con lingue di fuoco. Rappresentano lo Spirito Santo che scende su ciascun apostolo. Il raggio centrale ripartito in tre rappresenta la Santissima Trinità.
Lateralmente, in alto sono raffigurati due edifici, simili a torri, con drappi rossi. Si vuole così significare che la scena si svolge nella “stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi”.

Maria

Maria occupa lo spazio centrale. La presenza della Vergine rivela la sua stretta relazione con lo Spirito Santo sia nell’Incarnazione, alla nascita di Cristo, sia nella Pentecoste, alla nascita della Chiesa. Maria è legata non più solo al Figlio, ma al suo Corpo Mistico, la Chiesa, edificata sul fondamento degli Apostoli e dei Profeti. Maria è figura della Chiesa Vergine, sposa e Madre. Le tre stelle sul manto ricordano la tradizione della triplice verginità di Maria: prima, durante e dopo il parto.

Gli Apostoli

Gli Apostoli sono seduti su una panca semicircolare che pone al centro Maria. Osservando le figure degli Apostoli, possiamo notare che cinque di essi hanno tra le mani un libro, mentre gli altri sette tengono un rotolo. Il rotolo potrebbe simboleggiare la predicazione, il libro invece il contenuto, la dottrina e il fondamento della predicazione. In base a questa distinzione possiamo dire che quelli raffigurati nelle icone non sono “solo” i Dodici Apostoli. La presenza di Paolo, Luca e Marco, indica che l’icona vuole rappresentare non tanto il momento storico del giorno di Pentecoste, quanto quello in cui prende l’avvio l’annuncio della Parola da parte di tutto il Collegio Apostolico.
A destra, a fianco di Maria, si distinguono Paolo, Giovanni, Marco, con il libro, poi Giuda Taddeo, Giacomo e Tommaso; a sinistra, sempre a fianco di Maria, siedono Pietro, Matteo e Luca con il libro, Andrea, Simone e Filippo. Le lettere di Paolo costituiscono assieme ai quattro evangelisti il cardine del Nuovo Testamento.
I Dodici sono inseriti in una forma precisa ad arco, che ben esprime l’unità del Corpo della Chiesa nella molteplicità dei suoi membri.

particolare-pentecoste-3.png

“Ho Kosmos” – il Mondo

Nella parte inferiore dell’icona, spesso emerge dalle tenebre dell’arco centrale un uomo anziano, in abiti regali, che sostiene con le mani un drappo bianco con sopra dodici rotoli. Quando viene indicato il nome, lo si chiama “Ho Kosmos”, il Mondo. Esso rappresenta tutti i popoli di ogni tempo e di ogni luogo, che vivono ancora nelle tenebre e ai quali è portata la luce dell’insegnamento degli Apostoli.
Sul drappo che regge tra le mani sono allineati dodici rotoli, simbolo della predicazione degli Apostoli e della Chiesa, che porta l’annuncio della salvezza a tutti i popoli che vivono ancora nelle tenebre e nell’ombra della morte.
In alcune icone della Pentecoste più antiche, nel vano della porta, immersi nell’oscurità, venivano riprodotti personaggi vestiti con varie fogge: sono i rappresentanti di tutti i popoli, genti provenienti da tutte le nazioni evangelizzate e in attesa di evangelizzazione.
L’icona della Pentecoste è un’immagine della Chiesa eternamente viva, sempre aperta a colui che entra. In essa, come un torrente che non si secca, affluiscono le genti, generazione dopo generazione.
Il contenuto dei rotoli deve essere trasmesso alle genti di ogni tempo, e di ogni luogo, così che possano anch’esse partecipare della nuova vita portata dallo Spirito Santo.


Vieni, luce vera.
Vieni, vita eterna.
Vieni, mistero nascosto.
Vieni, tesoro senza nome.
Vieni, realtà ineffabile.
Vieni, persona inconcepibile.
Vieni, felicità senza fine.
Vieni, luce senza tramonto.
Vieni, risveglio di chi dorme.
Vieni, risurrezione dei morti.
Vieni, mio soffio e mia vita.
Vieni, consolazione della mia povera anima.
Vieni, mia gioia, mia gloria, mia delizia senza fine.

Vieni Signore, pianta oggi in me la tua tenda;
costruisci la tua casa e rimani eternamente
inseparabilmente in me, tuo servo,
perché alla fine anch’io mi ritrovi in te
e con te regni, Dio al di sopra di tutto.
Tu sei il vero bene, la vera gloria, la vera gioia;

a te appartiene la gloria,
o santa consustanziale e vivificante Trinità,
ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

San Simeone nuovo teologo (X-XI sec.)

Contatti

Via Ada Negri, 2
27100 - Pavia
Tel. +39 0382 26002
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..it

Seguici

Orari

SS. Messe feriali: 8.15; 18.30
SS. Messe festive: 11.30; 18.30
Confessioni: tutti i giorni (tranne il venerdì pomeriggio) dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00