Il desiderio di conoscere il Signore Gesù con gli occhi di San Francesco d’Assisi, ci porta a leggere e commentare da diversi anni i suoi numerosi scritti, unitamente a metterci in cammino per vedere i posti dove lui ha vissuto.
Il senso del pellegrinaggio di quest’anno, nel centenario delle stimmate di San Francesco, è quello di conoscere alcuni santi stimmatizzati, consapevoli che il poverello di Assisi è il primo santo della storia a ricevere i sigilli della passione del Signore Gesù Cristo.
Accanto a lui mettiamo altri santi, vissuti in un’epoca più recente, che possono permetterci di entrare in punta di piedi in quel grande privilegio di essere conformati al Crocifisso nella carne, da Lui assunta per amore nostro.
Il prodigio delle stimmate non va inteso come un premio che alcuni ricevono per la loro integerrima condotta di vita, ma come un segno speciale che Dio concede a pochi per la conversione di molti. Quindi non vanno semplicemente contemplate le stimmate di questi nostri fratelli e sorelle, ascrivendo a loro dei meriti, ma scorgere e adorare Colui che li ha resi simili a sé nell’amore.
I Santi che abbiamo scelto sono solo alcuni di una schiera numerosa di discepoli del Signore Gesù, che ci possono aiutare a credere in Colui che ha dato la sua vita per noi e ha voluto rinnovare in modo singolare la sua Passione nella loro debole e fragile carne.
Unitamente a conoscere la vita di questi santi e sante, cercheremo di vivere i luoghi dove hanno operato e incontrare le persone che mantengono viva la loro memoria, per accogliere un messaggio di vita valido e attuale per noi oggi.
L’opportunità che abbiamo è preziosa e feconda, se sapremo metterci realmente e veramente in cammino, certi che il Signore è vivo, presente ed operante in mezzo a noi.
Iniziamo a credere a questa trasformazione del cuore che il Signore sta già operando e diamogli il nostro pieno assenso della fede, perché anche noi, pellegrini francescani, possiamo fare la stessa esperienza di amore di questi nostri fratelli e sorelle che ci hanno preceduto nel cammino della fede e dormono il sonno della pace.
I Frati di Canepanova
