Vangelo e Omelia XIV Domenica del Tempo Ordinario

9 Luglio 2023

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Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».


Fratelli e sorelle, chi ha paura di questo Dio che ci racconta Gesù? A chi fa paura il Dio di Gesù Cristo? E soprattutto che volto ha il Dio di Gesù Cristo? Perché io continuo a non essere convinto che noi realmente siamo qui e crediamo nel Dio di Gesù Cristo! Non sono convinto. È un mio peccato che espierò in qualche modo. Non ne sono convinto!
Questo Vangelo è chiaro, non avrebbe bisogno neanche di spiegazione. Ed è esattamente il contrario di quello che noi pensiamo e, il dramma è, di quello che noi viviamo! Noi non viviamo avendo sullo sfondo il Dio di Gesù Cristo, ma questa divinità strana che vive di sacrifici degli uomini: questo Dio astratto, che ha bisogno di chissà quali atti di venerazione, quali sacrifici, quali preghiere, quali gesti di riverenza! Niente di tutto questo ci racconta Gesù. Io mi auguro, prego sempre, di essere smentito da ciascuno di voi, ma ho seri dubbi! Sono malpensante, forse, perdonatemi, pregate per la mia anima! Ma io non sono convinto che il Dio di Gesù Cristo sia il Dio in cui noi crediamo, perché è sconvolgente! Probabilmente io son talmente peccatore che faccio fatica a star dietro a Gesù, oppure in realtà sono facilitato, visto che Lui non è venuto per i sani ma per i peccatori (“Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i malati”). A me sconvolge ogni volta che leggo una pagina di Vangelo: ripeto, saranno tutti i miei limiti! Però mi colpisce fortemente questo Vangelo, un Gesù che ci dice: sapete chi è Dio? Dio è colui che sceglie i piccoli, gli ultimi... quelli che tu non pensi Dio li ha scelti. E sai qual è la novità sconvolgente, che forse ci fa anche male? che Dio li ascolta e che loro sanno rivolgersi a Lui: sono coloro che non si scandalizzano della piccolezza di Gesù di Nàzaret ma gli vanno dietro, sapendo che quell'uomo lì li porta a Dio. E non mi dite che non ci lasciamo un po' ammaliare da questa "sapienza", da questo cercare di essere dotti, intelligenti, per apparire chissà chi non solo davanti agli uomini (perché c'è la gara a chi è più grande, chi è più potente), ma davanti a Dio: noi pensiamo di arrogarci chissà che cosa davanti a Dio, dobbiamo dimostrargli di essere qualcuno! E Gesù ci sconvolge e ci dice: Dio è Colui che sceglie i piccoli, semplicemente perché sono disposti ad ascoltarlo. E Gesù qui loda, benedice, esulta, danza davanti al Padre. Perché? Perché ha scelto questa via ed è la Via del Figlio che sta percorrendo. Quando noi non viviamo così, seguendo la via della piccolezza appunto, io vi chiedo: ma quale Dio stiamo servendo, fratelli e sorelle? Non c'entra niente con Gesù Cristo! Oppure quando noi pensiamo di andare a Dio senza la mediazione di Gesù o, peggio, di andare a Dio seguendo quel Gesù che noi immaginiamo, che più che altro è frutto di qualcosina che ci hanno appiccicato in fronte nella nostra infanzia. E il Gesù che ci ha parlato stasera nel Vangelo non lo conosciamo, perché Gesù è sempre in cammino nelle strade di questo mondo... e noi, o scegliamo di andargli dietro, o non viviamo di rendita:
"Ma... mi ricordo trent'anni fa che aveva quella posizione..." Al di là che non c'era niente di tutto questo trent'anni fa, però a quella posizione Gesù era lì: andiamo a cercarlo col nostro "google maps" e non è più lì: Gesù si muove, è dinamico, è talmente pieno di vita che non riesce a star fermo! E quindi bisogna continuamente aggiornare le mappe e le mappe le aggiorniamo leggendo il Vangelo, fratelli e sorelle! Perdonatemi se grido, ma è una cosa che a me brucia: è scandaloso che un cristiano non legga il Vangelo! È scandaloso. È scandaloso. È un peccato, mi vien da dire! Come si fa a non leggere il Vangelo!? Ma Chi vogliamo conoscere: il Gesù della [nostra] infanzia?! È morto quel Gesù, grazie a Dio! È morto. Era il Gesù della Legge: finiamola. Qui c'è il Gesù della Vita, un Gesù da seguire. Noi non andiamo dietro una Legge scritta e neanche a quelle due Tavole benedette di Mosè: noi seguiamo un uomo che si chiama Gesù di Nàzaret, vivo vero, presente operante in mezzo a noi; e questo Gesù nessuno di noi può avere la pretesa di conoscerlo! Il venire a Messa alla domenica non è per nulla un salvavita: io ogni giorno mi metto lì, alla scuola del Vangelo. È questo che ci traccia una strada, una strada da seguire per conoscere l'uomo di Nàzaret: l'unico, ci dice il Vangelo, che ci porta diritti a Dio attraverso un cammino di purificazione di quell'immagine idolatrica che abbiamo dentro proprio di Dio.

E poi gli ultimi versetti di Vangelo... Perché, piccola parentesi, perché Gesù è l'Unica Via? Semplicemente per quello che ci dice qui, al cuore di questo brano: una frase stupenda da imparare a memoria! La leggo:

Tutto è stato dato a me dal Padre mio.

Gesù è la pienezza di Dio. Quell'uomo lì, che uno vedeva e non gli dava un soldo, un uomo come tutti gli altri: non aveva mica le stelline e l'aureola in testa, Gesù era uguale a tutti gli altri! Eppure tutto gli è stato dato dal Padre: Lui aveva la pienezza della Divinità e la pienezza dell'Umanità. Wow, uno così io me Lo sposo! Uno così io ci vado a vivere. Uno così Lo adoro, Lo seguo, Lo amo, Gli dono la vita perché, Lui è datore di vita, pienezza di vita!

E poi continua, attenzione:

Nessuno conosce il Figlio se non il Padre. E nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Questo ci dice Gesù. E qui siamo nel Vangelo di Matteo, lo stesso viene detto nel Vangelo di Luca; non parliamo del Vangelo di Giovanni: basta stare all'interno del grande Capitolo XVII per scoprire il legame stretto, unico, irripetibile che c'è tra Gesù (il Figlio) e Dio (il Padre) nello Spirito Santo!
E quindi comprendiamo che se noi veramente vogliamo vivere, non solo un'estate come ci sian detti, ma una Vita, giorno dopo giorno, da Dio, siamo chiamati a passare attraverso Gesù di Nàzaret!

E infine quei tre versetti solo di Matteo (li troviamo solo nel suo Vangelo), che sono veramente di una consolazione incredibile. E sono dei versetti che sentiamo nostri. Perché? Perché un po' tutti noi (in questo momento, lo siamo stati, lo saremo) ci sentiamo stanchi, oppressi... e Gesù ci dice: proprio tu, non aspettare di essere prestante e pimpante in piena forza: così come sei, magari ti trascini, vieni dietro a me, seguimi, e io ti darò ristoro!
Gesù è il nostro riposo. È questa una notizia stellare: Gesù è il nostro riposo! Noi riposiamo in Lui. Ma il passaggio che dobbiamo fare, ché qui è in gioco tutta la nostra libertà: siamo chiamati liberamente ad andare a Lui e capite che questo non è per nulla un passaggio ovvio, semplice, scontato. E Gesù c'invita appunto (qui comprendiamo meglio certe cose che ho detto prima) a passare dalla Legge alla Sequela. Il seguire Gesù non è più un giogo pesante come lo era la Legge. Perché, tra seguire i comandi di Mosè e tutti i precetti che si erano formati nella tradizione d'Israele durante i secoli, era un peso insopportabile per l'uomo! Ecco invece la nuova Legge dei figli del Regno non è altro che il seguire l'uomo Gesù di Nàzaret, via sicura che ci porta a Dio. E così Lui, solo Lui può affermare: il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero. E quindi capite che tramonta quell'immagine di cristiani stanchi, oppressi, abbrutiti, musoni, tristi, come se stessero portando il peso del mondo... stiamo sereni: il mondo è già salvato! Ci ha pensato Gesù di Nàzaret. Stiamo sereni: ogni uomo, di ogni tempo, è già salvato! Perché Gesù è morto per tutti: Lui, il Redentore Universale. Quindi apriamo il cuore ad accogliere non solo la buona notizia che Gesù ci dona ogni giorno, ma a cercare di fare sempre più nostra questa Salvezza che noi desideriamo e che solo Gesù di Nàzaret può donarci.

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