L'amico si sceglie, il fratello si accoglie come un dono da riscoprire continuamente, perché ci sfugge molto più di quanto riusciamo ad afferrare. La fratellanza universale che accomuna l'umanità intera può soltanto reggersi se poggia su un fondamento solido e duraturo: importante da definire e conoscere.
Il Signore Gesù ci ha rivelato come Dio sia un Padre che ama con un cuore di madre. Questa paternità, accolta e condivisa, ci rende potenzialmente tutti fratelli e sorelle: rimane la nostra personale libertà di scegliere se vivere tale figliolanza e fratellanza. Il fratello che incontriamo sul nostro cammino ci ricorda la paternità di Dio e ci invita a vivere la chiamata universale alla fraternità.
Il fratello non sempre tende a soddisfare le nostre attese, anzi mette alla prova la gratuità del nostro amore e ci spinge ad andare sempre oltre noi stessi. Guardare a Gesù, il Figlio Unigenito e il Fratello universale, ci apre la possibilità di conoscere un sicuro cammino da seguire per vivere da figli dell’unico Padre e fratelli di tutti. Non sempre risulterà facile ricalcare i passi del Maestro ma certamente crescerà il desiderio di appartenere al regno nuovo che è venuto ad inaugurare.
Il Fratello di tutti ci mostrerà, passo dopo passo, la nostra comune vocazione, ci convincerà che c’è una sola possibilità di attraversare la scena di questo mondo: da fratelli e sorelle in cammino alla ricerca del volto del Padre. Seguire Gesù rimane l’unico modo che abbiamo per umanizzare la nostra vita e l’Umanità nella quale ci troviamo a vivere.
Non ci salviamo da soli perché navighiamo tutti insieme dentro la stessa barca, chiamati a riconoscere la comune dignità di figli che ci accomuna e il medesimo diritto di abitare la casa comune. Tale fratellanza universale è presente dentro di noi, in particolare da quando il Figlio di Dio si è fatto nostro fratello e ha condiviso in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana. Mettendosi in fila con i peccatori, facendosi solidale con tutti gli smarriti di cuore, tendendo la mano ai cosiddetti giusti, il Signore Gesù ha chiamato tutti fratelli e sorelle, inaugurando i tempi della fratellanza universale.
E come non ricordare S. Francesco d’Assisi, il quale nel “Cantico di frate Sole” ha chiamato fratello e sorella tutte le creature, perché uscite dalla stessa mano del Creatore e Padre. Egli si unisce a loro, formando la vera fraternità universale, per cantare il cantico nuovo del Figlio, l’unico accetto e gradito al Padre. Apriamoci a questa fratellanza cosmica per riscoprire, ogni giorno sempre più, la paternità di Dio e la nostra personale e fraterna figliolanza.
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