di fra Pasquale
Quale è il momento pia grande e sublime, il più importante della vita di un uomo?" chiedo al monaco.
Il monaco mi guarda e dice: "La morte prima". Faccio uno scatto all'indietro: "La morte!" urlo sorpreso. "Sta sereno, lasciami almeno finire prima di emettere giudizi" risponde. E continua "non credere che non abbia timore per quello che sto dicendo, ma è per la fede in Gesù che oso balbettare sottovoce queste cose. Per il nostro Dio ogni istante della vita è un bene prezioso: il primo giorno di scuola. il primo bacio dato alla donna veramente amata, una promozione, una malattia, tutto credimi, proprio tutti i momenti della nostra vita sono di fronte a Lui e sono molto preziosi ai suoi occhi". E la morte? gli chiedo. "Ricorda la morte prima e non la seconda" mi dice il monaco. "Vedi, la prima morte anche Francesco d'Assisi, pur temendola, la chiamò sorella, perché grande è il Mistero e la nostra comunione con Dio, in Cristo Gesù, sarà piena solo passando attraverso di essa. Per questa preparati ogni giorno come per l'appuntamento più importante: in realtà, la morte, non sarà la fine ma l'inizio della vita nuova. La seconda morte, invece, è di coloro che vivono nell'egoismo più sfrenato, nella menzogna e calpestano i propri fratelli. Questi sono già morti anche se paiono vivi e trionfanti. Non fermarti a ciò che appare e va oltre con la tua fede: il nostro Dio è il Dio dei vivi e non dei morti".