Quando tutto cambia

Quel 9 luglio 2022, sotto un magnifico cielo stellato, Francesco si è inginocchiato e mi ha domandato: “Mi vuoi accogliere per il resto della vita?”. Così tra sorrisi e lacrime di gioia abbiamo finalmente detto “Sì” al progetto di Dio su di noi: sposarci ed essere “una carne sola” il 6 maggio 2023.

Nei giorni seguenti abbiamo iniziato a camminare lungo quel disegno da Lui tracciato fino a porci una domanda che per noi rappresentava una svolta: “Se andassimo a vivere insieme in questi mesi che ci separano dal matrimonio?”. Lungo tutto il nostro cammino di fidanzamento abbiamo sempre vissuto in case separate, tra Milano e Pavia, adesso che si prospettava l’organizzazione del matrimonio sarebbe stato sicuramente più comodo ed economicamente più sostenibile lasciare il costoso appartamento in centro a Milano per vivere insieme in una casa più grande e di proprietà a Pavia. No! Noi non volevamo prendere una scelta “di comodo”, noi volevamo discernere su quel bene che ci avrebbe portato a maturare la giusta decisione.

Dopo un paio di mesi estivi di discernimento, con il prezioso aiuto della guida spirituale che ci ha accompagnati tanto nel fidanzamento quanto adesso nei primi mesi di matrimonio, abbiamo capito che potevamo iniziare a “costruire” la nostra Casa insieme, nella consapevolezza che quei momenti di condivisione di vita quotidiana sarebbero serviti per iniziare a conoscerci meglio nella vita di tutti i giorni, non solo nel weekend, avere tempo per la coppia per stare nella Parola e godersi a pieno insieme, ogni giorno, i mesi che precedevano il matrimonio. Così è stato, a settembre 2022 abbiamo iniziato a vivere sotto lo stesso tetto.

La sera del 6 maggio 2023 siamo rientrati in casa per la prima volta da marito e moglie. Eppure, la stessa casa, che si era preparata con noi al giorno in cui saremo diventati una famiglia, adesso aveva un fascino nuovo, acquistava finalmente il suo senso e la sua identità: un luogo prezioso che Cristo Gesù abita perennemente grazie al Sacramento del Matrimonio.

Tante volte ci siamo sentiti dire: “In fondo convivete già, cosa vuoi che cambi con il matrimonio?” oppure “Poi mi dite che differenza c’è tra sposarsi e convivere eh?”.

La verità è che cambia tutto.

Nel matrimonio abbiamo riscoperto la bellezza di vivere la quotidianità dentro al sacramento, vivere l’affetto e l’intimità tra noi come se fosse sempre “la prima volta”. Siamo una carne sola quando cuciniamo o mettiamo una lavatrice, quando ci indispettiamo perché “non hai fatto partire la lavastoviglie!” e scopriamo ogni giorno sempre di più che la nostra unione in Tre porta frutto anche nelle piccole cose della nostra giornata e le fa riscoprire e rivivere in modo totalmente nuovo.

Quindi, quando vi chiedono: “Allora... cosa è cambiato?” la risposta è: “Tutto”.

Solo adesso, attingendo alla Grazia sacramentale che ci accompagna, possiamo vivere la bellezza della nostra Casa che è Famiglia.

Francesco & Federica

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