Se tu conoscessi il dono di Dio!
È tempo di esercizi in questa nuova fase della mia vita, a vario titolo, ma questo che abbiamo vissuto ad Albareto la prima settimana di luglio, accolti con grande affetto da Anna Maria e tutta la comunità, è stato un tempo privilegiato.
Attendevo con trepidanza questo tempo benedetto, unica possibilità di quest’anno per poter stare cuore a cuore con il Signore senza pensare ad altro. Lascio il recapito della casa che ci accoglie ai miei famigliari in caso di urgenze veramente urgenti, spengo il cellulare e chiedo a Gesù di tenermi stretta a sé perché mi abbracci e possa reclinare il capo sul suo petto, ascoltare il battito del suo cuore, sentire il suo calore, respirare il suo profumo, ascoltare la sua voce che parla al mio cuore, finalmente solo per lui.
In una sapiente alternanza che ha scandito i momenti delle giornate, fra Enrico ci ha presi per mano e siamo entrati in questo abbraccio che ci stava attendendo, Lo abbiamo ascoltato, accolto e meditato nella Parola offerta nella liturgia del giorno; negli Scritti di san Francesco abbiamo potuto vedere con gli occhi del cuore un giovane uomo innamorato del suo Signore che pian piano si lascia plasmare, si consegna, e lascia che la grazia dello Spirito Santo operi in lui. Un esempio luminoso per la mia vita!
«Quando il cuore e la Parola si incontrano sboccia un miracolo, il cuore si “cristifica”» e torna a vivere, a battere al ritmo dello Spirito.
Se dovessi usare un’immagine per questi giorni sceglierei quella dello scrigno. Ci siamo avvicinati e abbiamo visto la sfolgorante luce del tesoro che contiene!
C’è un Amore da conoscere e accogliere, figli nel Figlio che ci rende fratelli di un unico Padre.
C’è una vita da vivere nel qui e ora, con chi, per chi, in chi … come?
C’è una “custodia del cuore” che siamo chiamati ad esercitare, importante per non perdersi e per rimanere centrati nel Signore, per portare frutto insieme, come la vite e i tralci.
C’è un cammino da fare che siamo chiamati a scegliere ogni giorno perché non si vive di rendita, ad accogliere come dono e restituire al Padre nei fratelli mettendosi in gioco.
“Cominciamo fratelli a servire il Signore Iddio, perché finora abbiamo fatto poco o nessun profitto” (FF 500) dice Francesco rivolto ai suoi frati ma rivolto anche a noi. Torniamo all’essenziale, Cristo Gesù Nostro Signore, prepariamo il cuore a conoscere la volontà del Signore, ciò che a lui piace e seguiamone le orme (FF 233) con perseveranza e scopriremo il dono che Dio ha preparato, per tutti e per ciascuno, se lo vogliamo.
Licia
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SS. Messe feriali: 8.15; 18.30
SS. Messe festive: 11.30; 18.30
Confessioni: tutti i giorni (tranne il venerdì pomeriggio) dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00