Il valore del silenzio

Finalmente sono riuscita a partecipare agli esercizi spirituali dall'11 al 17 agosto a Ziano Piacentino. Il problema più grosso era lasciare mio marito solo a casa per tutti quei giorni: i figli erano tutti via, tranne Sara che si è offerta a monitorare il padre per quei giorni; così mi ha lasciato partire tranquillamente e, per questo, non finirò mai di ringraziarla. 

Della mia decisione di partecipare agli esercizi, per telefono, ho informato mia sorella che abita a Castiglione delle Stiviere che, inaspettatamente, mi ha chiesto se poteva venire anche lei.

Che bello!!!

Fra Enrico mi aveva presentato il corso dicendomi che il silenzio doveva essere rispettato per tutto il tempo, anche nei momenti dei pasti. 

La presenza di mia sorella mi ha messo un po' in crisi, perché era da tanto tempo che non ci vedevamo, l'idea di averla vicina e di non poterci parlare, faceva un po' di timore a tutte e due, ma comunque eravamo decise a provarci. Abbiano scelto di stare in due camere separate e questo ci ha aiutato tanto a riservarci degli spazi tutti nostri.

Il tutto iniziava dopo la cena della Domenica, per cui il marito di mia sorella l'ha accompagnata sul posto nel primo pomeriggio e alla stessa ora l'ho raggiunta anch’io; in questo modo abbiamo avuto tutto il tempo per dare sfogo alle esigenza di entrambe di raccontarci le nostre cose.

Fra Enrico durante la giornata ci incontrava in 4 momenti: in mattinata presentava il salmo e le letture del giorno: Ezechiele e il Vangelo; nel pomeriggio i 2 incontri li ha dedicati a san Francesco presentandoci la "Lettera a tutto l'Ordine" e la "Parafrasi del Padre Nostro"; la sera dopo cena alle 21 l'adorazione in chiesa per 45 minuti.

Gli spunti di meditazione erano davvero tanti, ma durante i primi due giorni ho fatto fatica a concentrarmi e a vivere il silenzio come un’opportunità di ascolto attento della Parola; non riuscivo a sgombrare la mente dai problemi di casa: mia figlia Giovanna voleva a tutti i costi intraprendere un viaggiò che non era in grado di affrontare, nessuno di noi era d'accordo, ho dovuto mandarle un po’ di messaggi e alla fine ha mollato e non è partita, ho vissuto questa cosa come un vero miracolo e ho ringraziato per questo il Signore 

I miei pensieri erano rivolti anche a Lidia, perché sapevo che proprio in quei giorni stava subendo un’operazione al cervello molto delicata e rischiosa per un tumore. 

Sapevo che Anna Maria, una persona eccezionale, la responsabile della casa che ci ha accolto, si metteva a disposizione per chi volesse chiarimenti o semplicemente condividere con lei difficoltà, dubbi, riflessioni ecc... Io ne ho subito approfittato: le ho chiesto il significato del silenzio e le ho confidato la mia difficoltà a concentrarmi e a sentire la presenza del Signore che mi parla. Mi ha dato dei consigli su come mi devo porre davanti a un brano del Vangelo: leggerlo più volte, fermarmi anche su una frase che mi ha colpito particolarmente e chiedermi cosa mi sta dicendo il Signore. Mi ha suggerito di parlare con Lui, di invocare lo Spirito Santo, perché è Lui che ci apre il cuore all'ascolto. Devo dire che questa conversazione con lei mi ha giovato e ho affrontato le restanti giornate con più serenità, tranquillità e gioia; anche il silenzio non mi pesava, anzi lo desideravo.

Eravamo in 8 tutti di età diverse, c'era pure una suora tra di noi e, nonostante fossimo stati tutti in silenzio, si è instaurato un clima molto bello tra di noi, le poche parole che ci siamo scambiate: grazie, buon giorno, buon appetito, buona notte, un sorriso, una carezza, la stessa eucaristia quotidiana, hanno contribuito a creare un clima fraterno.

È stata molto bella la condivisione dell'ultima sera, abbiamo parlato tutti, ci siamo sentiti coccolati dal personale, cominciando dalle cuoche che ci hanno fatto gustare delle vere delizie, sempre pronte a venirci incontro in tutte le difficoltà.

Anche Assunta, mia sorella, nonostante fosse la prima volta, è rimasta entusiasta. 

Io sono riuscita anche a confessarmi.

Un grande grazie va anche a fra Enrico che ha saputo trasmetterci, con il suo entusiasmo, la bellezza e l’importanza della parola di Dio e come San Francesco l’abbia messa in pratica per tutta la sua vita. 

Grazie al Signore che per la seconda volta nella mia vita, mi ha permesso di fare questa bellissima esperienza. 

Maria

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