Quando abbiamo letto l’avviso relativo all’inizio del Percorso Fidanzati abbiamo pensato subito (strana ispirazione) che ci sarebbe piaciuto condividere con le giovani coppie la nostra esperienza di “coppia non più giovane”. Partiamo dando un po’ di numeri:
- 14: gli anni che avevamo quando ci siamo conosciuti, a scuola, stessa classe di liceo scientifico
- 17: gli anni che avevamo quando “ci siamo messi insieme”.
- 25: gli anni che avevamo quando ci siamo sposati
- 3: figli, due femmine e un maschio di 43, 41, 34 anni
- 4: nipoti di 11, 9, 6, 3 anni
- 46: gli anni di matrimonio che festeggeremo il 31 ottobre (ebbene sì, ci siamo sposati proprio ad Halloween, ma a quei tempi nessuno sapeva cosa fosse).
Il nostro matrimonio non ha nulla di straordinario: abbiamo vissuto quasi sempre a Pavia, abbiamo avuto la fortuna di svolgere lavori che ci hanno dato soddisfazioni, e ora siamo tutti e due in pensione, con un po’ di impegni nel volontariato. Siamo stati e siamo felici della nostra vita, certo non priva di ostacoli, ma ricca di amici, di incontri, di esperienze che hanno fortemente segnato e indirizzato tutti questi anni. I “segreti” della nostra felicità? Potremmo fare un lungo elenco ma proviamo a sceglierne alcuni:
- Rispettare la libertà e le scelte dell’altro.
- Coltivare e condividere qualche interesse.
- Prima di discutere/litigare per qualcosa chiedersi sempre se ne vale davvero la pena.
- Sorridere alla vita, rendersi conto dei tanti doni ricevuti, ringraziare.
- Aprire la casa agli altri, anche quando non è in ordine.
- Essere pronti ai cambiamenti, anche se non rientrano nei nostri piani.
- Non vivere di nostalgici ricordi, ma progettare sempre qualcosa di nuovo.
- Mettersi nei panni dell’altro: come noi siamo convinti di avere ragione, anche l’altro penserà la stessa cosa.
- … affidarsi a Lui, fidarsi di chi ci porta a Lui.
Perché questa foto? Torniamo indietro al 1977: qualche giorno prima di partire per il servizio militare Gigi mi regalò un tronchetto della felicità, allora alto nemmeno una ventina di cm. Adesso quella piantina è diventata così, e piante originate da questa sono nelle case dei nostri tre figli, e nelle case di nostri amici, pronte a loro volta ad essere divise e distribuite a figli, nipoti, amici… Ecco, ci piace prendere questa pianta come immagine-simbolo della nostra vita di coppia: ricevuta e restituita, condivisa e distribuita, curata e custodita, sempre in continua crescita, ora con qualche foglia gialla, con qualche foglia secca, ma anche con tanti germogli pronti a dare origine a nuove foglie.
Che siano così anche le vostre vite!!!
Rita e Gigi
