Una carezza di sole e uno sguardo nuovo!

Lo scorso fine settimana ho partecipato al ritiro spirituale francescano guidato da fra Enrico ad Albareto (Ziano Piacentino), a non molti chilometri da Pavia. Un breve periodo ma anche l’unico che gli impegni di famiglia e di fraternità quest’anno mi consentivano, per cui al volo ho dato l’adesione ad Anna Maria, responsabile del “Centro di vita – La vite e i tralci” che ci ospitava. Ringrazio entrambi di cuore!

Non è la prima volta che vi partecipo e ritorno sempre con gioia perché mi accorgo che la mia vita è sempre più nutrita da questi periodi privilegiati, soste benefiche lungo il cammino, che ristorano e aggiungono vita al mio quotidiano.

L’alternanza tra silenzio e preghiera, personale e comunitaria, donano il ritmo giusto per entrare in intimità con il Signore, cuore a cuore con l’Amato. La meditazione delle letture del giorno e di un brano delle Fonti Francescane, brani letti più volte nel corso degli anni, sotto la guida dello Spirito Santo e di fra Enrico si schiudono allo sguardo del cuore rivelando il loro tesoro. Mi sono resa conto di quanto distorta sia l’immagine di Dio che mi porto dentro perché mi ha colpito l’amore che Dio, che è Padre-Madre, riversa sull’uomo già in Genesi (3, 9-24) e se ne prende cura teneramente. Nonostante avesse appena ricevuto il primo tradimento dall’uomo, Lui già gli preparava vesti per proteggerlo nel lungo cammino di ritorno a casa, già lo stava aspettando! Ed è in questo “già” che si rivela il suo amore folle per l’uomo, non l’avevo ancora capito. Come non aver ancora visto in questa narrazione, in filigrana, Gesù Cristo il Figlio di Dio? Rivestitevi dell’Uomo nuovo esorta San Paolo, e poi Giuda, e il Padre misericordioso della parabola che sta sulla soglia casa attendendo il ritorno del figlio, che quando lo vede già da lontano gli corre incontro e poi lo veste ... 

Nel Vangelo della domenica (Lc 6, 17.20-26) Gesù alza gli occhi verso i suoi discepoli, anche verso noi oggi, e annuncia il vangelo delle beatitudini, quindi per ascoltare e capire le sue parole bisogna essere discepoli, diversamente risulterebbero assurde, e mi chiedo quanto io sia discepola per davvero, se il mio cuore sia pronto veramente a fargli spazio e convertirsi all’Amore. 

San Francesco, che ruminava le fragranti parole del Signore giorno e notte e le viveva sine glossa, nella sua Regola non bollata dice che “con la vostra pazienza infatti salverete le vostre anime. E chi persevererà sino alla fine, questi sarà salvo.”  (FF 45) 

Sono ripartita con lo zaino pieno del Suo amore, grata per aver ricevuto una carezza di sole e uno sguardo nuovo sulla Sua parola, sulla mia vita e sulla realtà che mi circonda. Da oggi avrò anche nuove “compagne di viaggio” che mi aiuteranno a cercare di diventare sempre più, passo dopo passo, discepola del Signore: pazienza, perseveranza, gratitudine, conformazione a Cristo, sequela, libertà, lode, restituzione.

In questi giorni nel Vangelo (Mc 8, 14-21) Gesù ci richiama “avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite?”, nel cuore mi è salita la risposta del cieco di Gerico “Rabbunì, che io veda di nuovo!”

Licia 

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SS. Messe festive: 11.30; 18.30
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