Gesù, che è sceso sulla terra come uno di noi, in ogni piega del Vangelo ci insegna che la vita, quella vera, si realizza nella relazione d’amore con ogni fratello e ogni sorella che incontriamo nel nostro cammino. Solo così, nell’amore paziente e capace di ascolto e condivisione, ci ritroviamo a crescere nella fede e, piano piano, a poter alzare lo sguardo per contemplare l’amore misericordioso del Padre.
Ciascuno di noi ha i propri percorsi, uno sguardo, una parola, qualche passo avanti, una battuta d’arresto, qualche scappellotto (spirituale, s’intende), una lettura, un incontro, un pellegrinaggio, una riunione, una messa: è il cammino di ogni uomo e di ogni donna alla ricerca del volto del Signore.
In questa strada ci sono dei momenti prodigiosi, degli eventi memorabili il cui ricordo sarà capace di scaldare il cuore per tutta la vita: quando sentiamo davvero che lo Spirito Santo orienta il nostro cammino, non ci lascia soli e ci guida, se lo lasciamo fare.
E’ accaduto così anche a me, in una triste mattina di fine settembre di tanti anni fa: una spinta, una mano sulla schiena (lo Spirito Santo dà delle manate, certe volte, che bisogna stare attenti a non cadere!) e sono entrata a Canepanova. Non so se fu quella mattina, magari quel giorno c’era quell’anima bella di fra Camillo, chissà, ma qualche tempo dopo sono stata folgorata, direi proprio incenerita, da un’omelia di fra Enrico, che in quel periodo invitava ad accostarsi alla Confessione: diceva che era stufo di ascoltare penitenti che si lamentavano del proprio parroco e raccontavano di tutti i “peccati” da lui commessi. In quel momento ho ringraziato la mia buona sorte di non essere ancora andata a confessarmi da fra Enrico, perché lo avrei inondato certamente di tutti i guai combinati dal parroco. E ho cominciato a pensare e lì è iniziata la mia nuova conversione.
Perché, lo sappiamo bene, nella vita ci sono offerte molteplici occasioni di con-vertire, di dirigere nuovamente i nostri passi sulla giusta via.
Sono sicura che fra Enrico ha provocato tante conversioni a Canepanova: con la forza delle sue parole, con i piedi che non tiene mai fermi quando parla all’ambone, con gli occhi inondati di luce, con le mani che volano e poi mimano la roccia e la roccia è il Signore, sul quale, ricorda Enrico, noi poggiamo i nostri piedi e possiamo stare sicuri che lì rimaniamo ben saldi.
Fra Enrico ha il dono di parlare con amore di Cristo e di condividere questo amore con tutti. Ci ha insegnato a riprendere in mano il Vangelo e a leggerlo: “Il vero peccato è non leggere il Vangelo tutti i giorni!”. Altra conversione, un nuovo entusiasmante cammino.
Il nostro fratello Enrico ci ha indicato la via per essere pellegrini nel cuore, pronti ad appassionarci per santi mai sentiti prima di cui siamo andati a vedere le spoglie o i luoghi di nascita in indimenticabili pellegrinaggi, ci ha introdotti agli esercizi spirituali francescani (ahimè, non li ho mai potuti vivere personalmente!), ci ha fatto conoscere San Francesco, insegnandoci ad aprire le fonti francescane e a contemplare, insieme al Serafico Padre, l’umiltà dell’incarnazione e la carità della passione di Gesù Cristo.
Fra Enrico, insieme alla sapiente guida di fra Maggiorino, ci ha anche presi per mano e ci ha fatto gustare la gioia della Quaresima: ho fatto carte false, scansato riunioni, evitato i clienti con scuse improbabili, spiegato pazientemente a chi mi sta vicino che non avevo tempo, ho fatto di tutto per non perdere mai un venerdì di Quaresima a Canepanova, con la lettura e la meditazione delle quattro Passioni. Incontri incredibili, la chiesa gremita… Gesù, ma quanto ci hai amati, quanto ci ami!
Dobbiamo tanto al novello sacerdote pieno di entusiasmo che è stato per noi fra Enrico e ora dobbiamo lasciarlo andare. San Francesco è stato proprio geniale a capire che il bene dei suoi frati si realizza nel cammino fisico, nell’essere leggeri e liberi di andare. Perché Gesù è in ogni fratello e sorella che incontriamo e va cercato, per intessere nuove relazioni d’amore.
Perciò è bello salutare il nostro fra Enrico, sapendo bene che è un fratello per sempre.
Con gioia aspettiamo i nuovi fratelli che con il nostro amato fra Roberto verranno a vivere qui da noi, a Canepanova: sarà un nuovo cammino insieme, una nuova bellissima conversione.
Maria Luisa
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27100 - Pavia
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SS. Messe feriali: 8.15; 18.30
SS. Messe festive: 11.30; 18.30
Confessioni: tutti i giorni (tranne il venerdì pomeriggio) dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00