Spesso, di fronte a certe atrocità, mi trovo ad interrogare il Signore sul dolore del mondo...... Perché? Perché? Perché?....
Oggi, lentamente e con tanta fatica, comincio a capire (e soprattutto ad accettare) che Lui risponde, ma non subito ed in maniera eclatante, ma ci guida alla comprensione attraverso vie per noi strane e difficili. Ciò fa sì che siano importanti anche i "piccoli segni".
Così è stato per me qualche settimana fa quando, a causa di un problema non grave ma invalidante in tutti i sensi, sono stata costretta a "fermarmi". Superato l'iniziale umanissimo "nervoso" a poco a poco, sostenuta dalla vicinanza attiva ed affettuosa della famiglia e di tanti fratelli e sorelle, mi sono concessa ampi spazi di silenzio e solitudine cercata, al fine di fare il punto della situazione, come si usa dire.
Il primo passo è stato, come sempre, un forte GRAZIE al Signore per i tanti doni ricevuti, poi la riflessione (quella più difficile perché più profonda) si è incentrata sulla fragilità della nostra condizione umana, sia in senso puramente fisico che
spirituale e sul valore della sofferenza, che normalmente rifiutiamo quando stiamo bene e pensiamo di bastare a noi stessi.
Insomma.... una bella lezione di umiltà, non però fine a se stessa, perché porta inevitabilmente ad affidarsi a Lui, l'Unico che fa tornare i conti, come dico spesso. Questa sosta era necessaria e mi ha fatto bene, perché mi ha aiutata a riflettere seriamente su quali siano i valori importanti della nostra vita. Al di sopra di tutto, come ci insegnano Gesù e Francesco d'Assisi l'Amore gratuito dei tanti fratelli che ci affiancano nel nostro cammino e rendono la fatica più leggera e motivata.
Luisa (Pecchio)