Più saremo insieme, più gioia ci sarà

“Più saremo insieme, più gioia ci sarà” è quello che diceva Baden Powell il fondatore degli Scout. 

Mai come in questo periodo rispecchia per me una profonda verità, perché ultimamente con la mia fraternità ho vissuto due momenti forti.

Sabato 10 pomeriggio abbiano fatto l’incontro di fraternità insieme ai ragazzi della Gifra, evento desiderato da tanto tempo. È stato preparato con tanta cura, l'argomento scelto è stato: “Va’, ripara la mia casa”. C'è stata una breve e brillante presentazione da parte di una ragazza della Gifra sull’episodio dell'incontro di San Francesco con il crocifisso di San Damiano, dopodiché con la divisione a piccoli gruppi (2 dell’OFS e 1 della Gifra) abbiamo fatto memoria della nostra storia di fede. Per me è stata una esperienza molto bella, in particolare io ero interessata a conoscere la ragazza che era con me: la sua esperienza di vita mi ha commossa, si è aperta con tanta disinvoltura e dopo quell’incontro l'ho vista con occhi diversi; prima era una sconosciuta, ma dopo quelle confidenze si è instaurato un rapporto nuovo, bellissimo. Devo dire che quando ci si incontra a gruppi, il tempo è sempre troppo poco, ma il fatto che interrompiamo con tante cose ancora da condividere, può anche essere una cosa positiva: aumenta il desiderio di incontrarci di nuovo. Questo prezioso pomeriggio si è concluso intorno a una squisita pizza; nel sederci a tavola ci siamo mescolati mettendoci vicino ai fratelli e sorelle più giovani: anche questo è un segno visibile del desiderio di stare insieme.

Un altro momento significativo per tutti noi è stato il ritiro presso il convento del Monte Mesma dalla cena di venerdì 23 al pranzo di domenica 25 giugno. Abbiamo intitolato questo nostro incontrarci: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un po’”: frase tratta dal Vangelo di Marco 6,30-33. L’invito, di Gesù ai suoi discepoli, lo abbiamo sentito rivolto anche a noi: avevamo bisogno tutti di allontanarci dal nostro quotidiano per raccoglierci un po’ e non potevamo scegliere un posto migliore di questo convento affacciato sul lago d’Orta e su tutte le montagne più belle; tra l’altro il guardiano è fra Maggiorino, il nostro precedente assistente spirituale che ci ha accolti con tante attenzioni.

Fra Roberto ha preparato dei fogli con dei testi tratti dalle Fonti Francescane e brani del Vangelo: ci ha invitati a leggerli, meditarli e a scrivere la nostra esperienza; abbiamo avuto a disposizione la mattinata del sabato, siamo stati in silenzio, ognuno individualmente si è trovato un luogo dove poter riflettere. 

Io personalmente mi sono soffermata sull'episodio della missione dei Dodici e ho riflettuto su quella che il Signore ha dato a me, alle sue chiamate nella mia vita. La prima è stata la chiamata al matrimonio, avvenuta il 25 settembre del 1971: da quel giorno la mia vita è cambiata, ho abbandonato tutto ciò che fino a quel momento mi dava sicurezza, per iniziare una nuova relazione e ho promesso davanti a Dio fedeltà e accoglienza nella buona e nella cattiva sorte a Francesco mio marito. Per ora, con l'aiuto del Signore, ho mantenuto le promesse fatte quel giorno, nonostante le numerose difficoltà che ho affrontato. Da quel momento si sono susseguite tante chiamate, accogliendo con tanta gioia i 5 figli che il Signore mi ha donato. Ho vissuto il diventare mamma proprio come una missione e sono orgogliosa dei risultati ottenuti. Ognuno di loro ha formato una nuova famiglia e mi hanno fatto diventare nonna per 18 volte. Non è grazia di Dio tutto questo?

Un altro evento importante nella mia vita è stato il giorno della mia professione il 6 giugno del 1989. Diventando terziaria francescana e abbracciando con tanto entusiasmo questa spiritualità, in particolare sono stata colpita dalla consapevolezza che niente mi appartiene e che le cose belle che facciano non sono merito nostro ma del Signore. Prendere coscienza di questa realtà mi ha procurato tanta serenità e pace, così come la chiamata a restituire al mondo tutti i doni e i carismi che il Signore ci ha regalato, ha suscitato in me tanta voglia di mettermi a servizio di chiunque abbia bisogno.

Queste mie riflessioni personali le ho condivise domenica mattina con tutti e lo stesso hanno fatto anche gli altri. È stato davvero bello ascoltarci, anche questo fa parte del restituire: regaliamo la nostra testimonianza a chi ci ascolta. Non per tutti è facile parlare di sé, ma il clima familiare che si è creato ha aiutato anche i più timidi ad aprirsi.

In questi tre giorni si sono inseriti anche momenti di preghiera, in particolare durante la celebrazione eucaristica del sabato pomeriggio abbiamo rinnovato la nostra professione. Siamo stati al Sacro Monte d’Orta, dove sono raffigurante in statue i vari momenti della vita di San Francesco. Abbiamo consumato i vari pasti preparati da 4 ragazzi della Gifra, i quali spontaneamente si sono resi disponibili, con tanta passione e gioia. Abbiamo cantato, ballato, vissuto in pieno la fraternità.

Non mi resta che ringraziare il Signore per tutti questi doni che continua a farmi.

 

Maria D’Agnino

Contatti

Via Ada Negri, 2
27100 - Pavia
Tel. +39 0382 26002
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..it

Seguici

Orari

SS. Messe feriali: 8.15; 18.30
SS. Messe festive: 11.30; 18.30
Confessioni: tutti i giorni (tranne il venerdì pomeriggio) dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00