Sul Vangelo

fr. Enrico

Se c’è uno sconosciuto nella vita del cristiano di oggi, questi è il Vangelo. Sembra che si abbia paura di prenderlo in mano e leggerlo. Questo, forse, per una sorta di timore divino nei confronti delle Sacre Pagine in esso racchiuse, o per la “diabolica” convinzione, stratificatasi nel corso degli anni (complice, a volte, anche il cammino di iniziazione cristiana), che il Vangelo sia “roba” per esperti o per gli addetti al mestiere, o addirittura, forse, si pensa che la lettura della “Vita di Gesù” sia solo per iniziati e, a causa di una “pelosa umiltà”, non ci si sente mai degni nè pronti ad accostarsi al “Testo per eccellenza”.
Conseguenza di questo atteggiamento, più o meno consapevole, è vivere una vita cristiana “all’acqua di rose”, relegando la propria sequela del Signore Gesù alla Domenica e rinchiudendoci in una religiosità che non nutre la vita e non orienta il nostro cammino di fede. È chiaro che siamo chiamati ad invertire la rotta, pena ritrovarci disorientati e smarriti nel momento in cui la vita ci presenta facce che cerchiamo in tutti i modi di fuggire: difficoltà, sofferenza, morte.
Il Vangelo è il tesoro che il Signore Gesù ci ha donato attraverso la Chiesa, e noi siamo responsabili di quel che scegliamo di farne. Non possiamo nasconderci, non possiamo ignorare che ogni giorno siamo in grado e vogliamo nutrirci della Parola per ricevere e donare vita in abbondanza. Papa Francesco, spesso e volentieri, ci esorta a prendere in mano il Vangelo e invita a portarlo sempre con sé.
Non diciamoci cristiani senza frequentare quotidianamente le Sacre Scritture ed accogliere, fin dalle prime luci del giorno, la Buona Notizia che il Padre ci dona, perché possiamo vivere la giornata da figli come il Figlio, guidati dallo Spirito Santo. Non è un impegno che si somma ai tanti impegni quotidiani, ma il bisogno profondo di nutrire la parte più vera e intima di noi stessi e vivere i nostri giorni con la stessa consapevolezza del Maestro e Signore.
Si tratta di provare per credere, con la solita formula del “soddisfatti o rimborsati”. Se prendiamo la sana e santa abitudine di frequentare ogni mattino il Vangelo, certamente non resteremo delusi e sperimenteremo una gioia e una pace che niente e nessuno potrà mai rubarci. Saremo aiutati e facilitati se ci accosteremo alla Parola del giorno non soltanto con la nostra testa, che cerca di capire tutto, ma anche con i sentimenti e le emozioni, nonché con l’uso della nostra immaginazione, così da esser portati a rivivere l’esperienza che ci viene comunicata.
Occorre fidarsi e provare! La perseveranza farà il resto! Ci consoli la certezza di non essere da soli, ma di avere a fianco il Risorto che cammina con noi, ci spiega le Scritture e spezza il Pane per noi.


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