Sulla Speranza

fr. Enrico

Vogliamo capovolgere il famoso detto popolare "Finché c'è vita, c'è speranza", in "Finché c'è speranza c'è vita" perché la vita si nutre di speranza. Non è concepibile una vita senza speranza, senza, cioè, quella sana e salutare tensione verso il futuro che ci permette di abitare consapevolmente il presente. La speranza nutre, sostiene e orienta il nostro vivere quotidiano, proiettandolo verso un domani che ha il sapore del compimento e della pienezza.
Senza coltivarla, al contrario, ci si preclude la visione del futuro e ci si condanna a vivere un presente col solo sapore de “l'eterno ritorno dell'uguale”. La speranza ci proietta direttamente nel mondo di Dio e ci fa pregustare il sapore divino già insito nella nostra esistenza.
La venuta del Figlio di Dio nella fragilità e umanità della nostra carne spalanca in noi la possibilità di vivere quanto il nostro cuore crede. Quel che, prima, era impossibile all’uomo, ora è pienamente realizzabile attraverso il Figlio dell’uomo.
La speranza non si fonda sulle nostre aspettative, ma sulla promessa certa di Dio, il quale realizzerà tutto il bene che da sempre ci ha promesso. Facciamo nostre le parole del Poverello di Assisi: “Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero”, e orientiamo ogni fibra del nostro essere verso Colui che, solo, è pienezza di vita, perché in noi c’è il desiderio del bene ma non la capacità di realizzarlo. Ricordiamolo.
Ad ogni sorgere del sole scegliamo di gettare sulla nuda terra di questo mondo il seme della speranza, perché ogni persona possa alzare il capo e accogliere la salvezza del Signore Gesù, il quale viene sempre incontro a tutti noi. Se non seminiamo speranza rischiamo di vivere una vita ripiegata su noi stessi, senza possibilità alcuna di riscatto.
“Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi”, ci ricorda il profeta Isaia. Una vita bella non è rappresentata dall’aver cercato e trovato “l’elisir dell’eterna giovinezza” ma dal custodire la speranza nel nostro cuore e nei tanti cuori spezzati dai drammi della vita.
“La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato”, ci assicura l’Apostolo. Ecco la garanzia del fatto che sperare paga sempre, perché corrisponde all'anelito di vita, dono del Padre, sempre presente dentro ognuno di noi. Essa ci permette di superare ogni tipo di difficoltà e di riprendere con rinnovato entusiasmo il nostro cammino, forti della viva presenza dello Spirito del Signore in noi.
Chi vive nella speranza dimora nell’amore, ovvero viene immerso nella vita di Dio, che è lo Spirito Santo.


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