Siamo stati abituati a usare spesso la parola amicizia e amico. Fin da piccoli ci portiamo dentro il ricordo del nostro amichetto del cuore, con cui giocavamo e ci divertivamo. E tantissimi sono anche coloro che hanno scritto e che continuano a scrivere su questa tema. Mi viene subito in mente il libro de “Il piccolo principe”, in particolare il brano che racconta l'incontro con la volpe e il relativo discorso sull'amicizia:
"Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo".
Ecco, proprio su queste basi, sulla sua importanza e sul suo significato, ne abbiamo parlato in Fraternità, continuando il discorso sulle diverse forme dell'amore che possiamo vivere ogni giorno. L’amicizia rientra tra questi, anzi... è una forma particolare di amore. Come la definisce lo scrittore Lewis (che ci sta facendo da guida all’interno di questo percorso):
“L’amicizia è superflua, come la filosofia, l’arte, l’universo stesso. Essa non ha valore ai fini della sopravvivenza; è piuttosto una di quelle cose che danno valore alla sopravvivenza”.
Ed effettivamente è così. L’uomo è in grado di vivere anche senza, di continuare a vivere la sua vita tranquillamente. Ma sicuramente si perderebbe qualcosa di davvero speciale.
Come dicevo prima, oggi usiamo troppo spesso la parola amicizia senza conoscerne in fondo il significato vero della parola stessa e del tipo di amore che questo implichi. Perché sempre di amore si parla. Se vi chiedessi cosa è l’amicizia per voi, voi come rispondereste? Che è una relazione tra due persone, che si basa sulla fedeltà e sulla lealtà ecc...ecc…
Tutte risposte bellissime, ma si sa che tra il dire e il fare, ci sta un po’ di mezzo il mare. Partiamo dall’inizio. La frase con cui di solito inizia un'amicizia è qualcosa di questo genere: “Come? Anche tu? Credevo di essere l’unico!”. È proprio da queste domande che mi è venuto in mente un detto: “non si piglia chi non si assomiglia”; il condividere qualcosa che prima pensavamo fosse solo nostra e scoprire che in realtà non lo è, ci fa entrare in relazione con l’altro. E qui la prima grande verità: l’amico si sceglie. Lo scegliamo perché con quella persona, abbiamo qualcosa che condividiamo, che sia un ideale, una religione, lo stesso genere di musica. Questo è il primo step che porta alla creazione di un legame tra due persone.
Ma solo tra due persone?
Ed ecco qua un’altra grande verità da smentire. Il numero due non è il numero distintivo dell’amicizia (questo è il numero piuttosto degli innamorati, della coppia). L’amicizia infatti “è il meno geloso degli affetti. Due amici sono ben lieti che a loro se ne unisca un terzo, o un quarto”.
Mi chiedo: quante volte nella nostra vita questo accade?
Al di là di queste considerazioni, un amico è colui con il quale non per forza devi condividere lo stesso pensiero o la stessa visione della vita, ma più semplicemente qualcuno con cui camminare per arrivare alla stessa meta. Non dimentichiamo però che l’amicizia, così come le altre forme di amore, va curata, altrimenti muore o si trasforma in altro.
Ma noi siamo anche cristiani oltre che francescani, e nel Vangelo, Gesù ci parla da amici e ci chiama tali. Nasce spontanea allora la domanda: cosa significa essere amico di Gesù?
La risposta l’abbiamo trovata nel brano del vangelo di Giovanni della domenica scorsa (Gv 15,9-17). “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che vi comando”. Sta proprio qui la risposta. Sembra strano sentire pronunciare la parola comando da Gesù ma se andiamo un po’ prima, alla base di questo comandamento, troviamo proprio la parola Amore. Dare la vita per i propri amici non deve essere per forza qualcosa di eclatante ma può semplicemente essere anche il donare solo un po’ di tempo (soprattutto in questo periodo in cui non si riesce mai a trovare del tempo per niente e nessuno, troppo presi dalle mille cose da fare) o ascoltare. Gesù ci chiede di amare così come ha fatto lui con noi. Se lo faremo saremo sicuramente degli ottimi amici!
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