Novena in preparazione alla solennità del Natale

Novena in preparazione alla solennità del Natale

17 Dicembre - Secondo giorno





Profezie

  • Rit.:

    Ecco, il Signore viene; Venite adoriamo

Rallegrati, popolo di Dio, ed esulta di gioia, città di Sion:
* ecco, verrà il Signore e ci sarà grande luce in quel giorno
e i monti stilleranno dolcezza;
scorrerà latte e miele tra i colli perché verrà il gran profeta ed egli rinnoverà Gerusalemme.

Ecco, verrà il Signore, nostra difesa,
il Santo d’Israele con la corona regale sul capo;
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal fiume fini agli ultimi confini della terra.

Scenderà il Signore dal cielo come rugiada sul vello:
* nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonde la pace;
lo adoreranno i potenti del mondo
e lo serviranno tutte le nazioni della terra.

Nascerà per noi un bambino e sarà chiamato «Dio forte»,
* siederà sul trono di Davide suo padre e sarà nostro sovrano:
gli sarà dato il segno del potere e della gloria.

Betlemme, città dell’Altissimo,
da te uscirà il pastore d’Israele,
* nascerà nel tempo, egli, l’Eterno
e nell’universo sarà glorificato:
quando egli verrà fra noi, ci farà dono della pace.

17 dicembre

Viene la Sapienza, il creatore dell’universo,
e cerca il luogo del suo riposo.
Prenderà in eredità Israele
e pianterà in Giacobbe la sua tenda con letizia.






Saluto iniziale

  • Cel.:

    Nel nome del Padre e del Fi­glio e dello Spirito Santo.

  • Ass.:

    Amen.

  • Cel.:

    Entrando nel mondo, Cristo dice:
    Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
    un corpo invece mi hai preparato.

  • Ass.:

    Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.

  • Cel.:

    Allora ho detto: Ecco, io vengo
    - poiché di me sta scritto nel rotolo del libro -
    per fare, o Dio, la tua volontà.

  • Ass.:

    Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato
    e compiere la sua opera.






Salmi

  • 1 Ant.:

    Viene da Sion colui che regnerà:
    il Signore, l’Emmanuele, grande è il suo nome.

SALMO 134, 1-12 (I) Lodate il Signore che opera meraviglie

Lodate il nome del Signore, *
lodatelo, servi del Signore,
voi che state nella casa del Signore, *
negli atri della casa del nostro Dio.

Lodate il Signore: il Signore è buono; *
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
Il Signore si è scelto Giacobbe, *
Israele come suo possesso.

Io so che grande è il Signore, *
il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

Tutto ciò che vuole il Signore lo compie, †
in cielo e sulla terra, *
nei mari e in tutti gli abissi.

Fa salire le nubi dall’estremità della terra, †
produce le folgori per la pioggia, *
dalle sue riserve libera i venti.

Egli percosse i primogeniti d’Egitto, *
dagli uomini fino al bestiame.
Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, *
contro il faraone e tutti i suoi ministri.

Colpì numerose nazioni *
e uccise re potenti:
Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *
e tutti i regni di Cànaan.

Diede la loro terra in eredità a Israele, *
in eredità a Israele suo popolo.

  • 1 Ant.:

    Viene da Sion colui che regnerà:
    il Signore, l’Emmanuele, grande è il suo nome.

  • 2 Ant.:

    Perseverate,
    e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

SALMO 134, 13-21 (II) Dio solo è grande ed eterno

Signore, il tuo nome è per sempre; *
Signore, il tuo ricordo per ogni generazione.

Il Signore guida il suo popolo, *
si muove a pietà dei suoi servi.

Gli idoli dei popoli sono argento e oro, *
opera delle mani dell’uomo.
Hanno bocca e non parlano; *
hanno occhi e non vedono;

hanno orecchi e non odono; *
non c’è respiro nella loro bocca.
Sia come loro chi li fabbrica *
e chiunque in essi confida.

Benedici il Signore, casa d’Israele; *
benedici il Signore, casa di Aronne;
benedici il Signore, casa di Levi; *
voi che temete il Signore, benedite il Signore.

Da Sion sia benedetto il Signore *
che abita in Gerusalemme.

  • 2 Ant.:

    Perseverate,
    e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

  • 3 Ant.:

    Rivolgo lo sguardo al Signore,
    aspetto Dio, mio Salvatore.

CANTICO Cfr. Ap 15, 3-4 Inno di adorazione e di lode

Grandi e mirabili sono le tue opere, †
o Signore Dio onnipotente; *
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!

Chi non temerà il tuo nome, †
chi non ti glorificherà, o Signore? *
Tu solo sei santo!

Tutte le genti verranno a te, Signore, †
davanti a te si prostreranno, *
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.

  • 3 Ant.:

    Rivolgo lo sguardo al Signore,
    aspetto Dio, mio Salvatore.

  • Cel.:

    Preghiamo.
    O Cristo, stella radiosa del mattino, incarnazione dell’infinito amore, salvezza sempre invocata e sempre attesa, tutta la Chiesa ora ti grida come la sposa pronta per le nozze: vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

  • Ass.:

    Amen.


Letture

Dal libro della Genesi (3, 9-15)

Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”. Rispose: “Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”. Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”. Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”. Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”. Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.

Dall’Enciclica Fratelli tutti, di papa Francesco (69-70)

Una volta incamminati, ci scontriamo, immancabilmente, con l’uomo ferito. Oggi, e sempre di più, ci sono persone ferite. L’inclusione o l’esclusione di chi soffre lungo la strada definisce tutti i progetti economici, politici, sociali e religiosi. Ogni giorno ci troviamo davanti alla scelta di essere buoni samaritani oppure viandanti indifferenti che passano a distanza. E se estendiamo lo sguardo alla totalità della nostra storia e al mondo nel suo insieme, tutti siamo o siamo stati come questi personaggi: tutti abbiamo qualcosa dell’uomo ferito, qualcosa dei briganti, qualcosa di quelli che passano a distanza e qualcosa del buon samaritano. È interessante come le differenze tra i personaggi del racconto risultino completamente trasformate nel confronto con la dolorosa manifestazione dell’uomo caduto, umiliato. Non c’è più distinzione tra abitante della Giudea e abitante della Samaria, non c’è sacerdote né commerciante; semplicemente ci sono due tipi di persone: quelle che si fanno carico del dolore e quelle che passano a distanza; quelle che si chinano riconoscendo l’uomo caduto e quelle che distolgono lo sguardo e affrettano il passo. In effetti, le nostre molteplici maschere, le nostre etichette e i nostri travestimenti cadono: è l’ora della verità. Ci chineremo per toccare e curare le ferite degli altri? Ci chineremo per caricarci sulle spalle gli uni gli altri? Questa è la sfida attuale, di cui non dobbiamo avere paura. Nei momenti di crisi la scelta diventa incalzante: potremmo dire che, in questo momento, chiunque non è brigante e chiunque non passa a distanza, o è ferito o sta portando sulle sue spalle qualche ferito.

Accensione della candela

  • Cel.:

    La lampada accesa sia il segno dell’attesa gioiosa del Signore: la sua luce illumini il nostro cammino e ci indichi la via che conduce a Cristo.

Canto

S’accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Vegliate, lo sposo non tarderà:
se siete pronti vi aprirà.

Lieti cantate: gloria al Signor!
Nascerà il Redentor.

Si accende una luce all’uomo quaggiù:
presto verrà tra noi Gesù.
(17 dicembre)
Sapienza del Padre illuminerà,
donando all’uomo verità..


Cantico della Beata Vergine Maria

  • Ant.:

    O Sapienza che esci dalla bocca dell’Altissimo,
    ti estendi ai confini del mondo,
    e tutto disponi con soavità e con forza:
    vieni, insegnaci la via della saggezza.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55

L’anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
  D’ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

  • Ant.:

    O Sapienza che esci dalla bocca dell’Altissimo,
    ti estendi ai confini del mondo,
    e tutto disponi con soavità e con forza:
    vieni, insegnaci la via della saggezza.


Orazione

  • Cel.:

    Preghiamo.
    O Dio, creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Per il nostro Signore.

  • Ass.:

    Amen.


Conclusione

  • Cel.:

    Benediciamo il Signore

  • Ass.:

    Rendiamo grazie a Dio.

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SS. Messe feriali: 8.15; 18.30
SS. Messe festive: 11.30; 18.30
Confessioni: tutti i giorni (tranne il venerdì pomeriggio) dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00